Se sei tra i professionisti a cui è capitato di richiedere la trascrizione, iscrizione o annotazione di un atto alle Conservatorie dei Registri immobiliari, saprai che, sino a poco più di un mese fa, i software ministeriali utilizzabili per la realizzazione delle note erano tre: Nota, UniMod e UniMod Online. Saprai anche che dal 1° marzo di quest’anno il più datato dei tre è stato abbandonato. Con quali conseguenze per chi lo utilizzava da un quarto di secolo? E quali vantaggi ha portato il ricorso esclusivo a UniMod e a UniMod Online? In questo articolo metteremo a nudo falle e utilità dei tre strumenti.
1. Breve storia dei programmi per le note di trascrizione immobiliare
2. La corsa al nuovo software: luci e ombre sull’avvento di UniMod
2.1 I 5 motivi per cui UniMod è meglio di Nota
2.2 Un ulteriore passo avanti: UniMod Online
2.3 UniMod: molti vantaggi, molte complessità
1. Breve storia dei programmi per le note di trascrizione immobiliare
A partire dal 1995 e sino poco meno di dieci anni fa, l’unico software ministeriale messo a disposizione degli addetti ai lavori (notai esclusi) per la predisposizione delle note di trascrizione era Nota. Ciò significa che tutte le note di trascrizione e di iscrizione, come pure le domande di annotazione, dovevano essere presentate su un supporto informatico dopo essere state create con Nota, pena il rifiuto della richiesta di trascrizione da parte degli Uffici e la mancata pubblicazione.
Fra il 2011 e il 2012, nell’ottica di un miglioramento e di una semplificazione per l’utente, è stato lanciato un secondo software, al secolo UniMod, che sta per "Modello Unico Informatico". Chi si fosse affacciato al settore delle trascrizioni in quegli anni o negli anni seguenti avrà senz’altro preso confidenza direttamente con quest’ultimo, il cui impiego è stato caldeggiato dalle stesse Conservatorie. UniMod era da preferirsi in quanto software più recente e aggiornato.
Con il provvedimento n. 281 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 novembre 2019, e con decorrenza il 1° marzo del 2020, Nota è stato definitivamente accantonato e UniMod, assieme a UniMod Online, è diventato l'unico strumento a disposizione per predisporre le formalità ipotecarie.
2. La corsa al nuovo software: luci e ombre sull’avvento di UniMod
2.1 I 5 motivi per cui UniMod è meglio di Nota
Chi fra gli utilizzatori di Nota si è fin da principio messo al passo, scaricando il nuovo UniMod, si è subito reso conto dei miglioramenti che erano stati apportati. In questo paragrafo vogliamo presentarti i 5 vantaggi che abbiamo riscontrato nel passaggio da Nota a UniMod.
- Mentre Nota era un programma piuttosto “chiuso”, UniMod si è aperto all'utilizzo da parte di varie categorie di utente. Al momento del download, infatti, si può scegliere la versione da installare in base alla propria esigenza: si va dalla versione completa a quella semplificata per utente telematico, passando per la versione semplificata per ufficio o semplificata per utente non telematico.
- La stessa predisposizione della nota ne risulta più intuitiva, con un’area di lavoro graficamente ben distinta nelle diverse sezioni (A sul titolo, B sugli immobili, C sui soggetti) sempre visibili e accessibili per ricontrollare, modificare, correggere.
- A proposito di correzioni, chi non ricorda il più evidente neo di Nota? Se, per qualunque motivo, si era costretti a interrompere il lavoro prima di raggiungere la sezione D, semplicemente non era possibile salvare l’intera nota. Era cioè preclusa la possibilità, apprezzata in qualunque lavoro, di salvare quanto già elaborato per continuare l’operazione in un momento successivo. Questo limite, che nell’era del lavoro agile appare più che mai assurdo, con UniMod è stato finalmente superato.
- Con UniMod, fatte salve alcune limitazioni, è possibile passare agevolmente da una sezione all’altra, salvando di volta in volta i dati, senza dover necessariamente seguire l’ordine di lavorazione che era imposto da Nota. Questo significa che, se preferisco inserire prima i dati sugli immobili per poi passare ai soggetti e solo alla fine completare la sezione A relativa alla nota, nulla me lo vieta. Il vantaggio è chiaramente in una maggiore elasticità, che consente per esempio di posticipare il completamento di un campo sul quale si nutrono dei dubbi, senza bloccare tutto il lavoro.
- Un’ulteriore differenza a favore di UniMod va rintracciata nell’”impacchettamento” del “prodotto” finale. Mentre Nota generava un file .dat, formato chiuso perché leggibile solo dal software di importazione delle Conservatorie, UniMod restituisce un file in formato .xml, più aperto perché consente un'importazione dei dati in diversi programmi.
2.2 Un ulteriore passo avanti: UniMod Online
Tanto Nota quanto UniMod necessitavano di un aggiornamento manuale del database contenente l'elenco di Comuni, Sezioni Catastali e Province. Uilizzando invece UniMod Online, contenuto nella suite "Desktop Territorio", l'utente visualizza sempre delle tabelle aggiornate, perché l'aggiornamento avviene in maniera automatica, riducendo così i fastidi ai quali prima il programma Nota, e successivamente anche UniMod, avevano abituato.
2.3 UniMod: molti vantaggi, molte complessità
Se è vero che UniMod ha apportato diversi miglioramenti, l'altra faccia della medaglia mostra una maggiore difficoltà di utilizzo per l'utente non smaliziato: non solo il programma presenta un set di campi più composito, ma può restituire molti più codici di errore.
In questa selva, tuttavia, accade che l'errore tra i più vistosi non venga mai segnalato. Ipotizziamo di dover trascrivere un pignoramento i cui immobili si trovano a Milano e, nel selezionare la Conservatoria di competenza, spuntiamo per una svista la scelta "Messina" in luogo di "Milano". Mentre Nota faceva immediatamente il controllo sulla Conservatoria, restituendo un errore bloccante qualora fosse stata inserita quella scorretta, UniMod non ci avviserà nemmeno dell'errore, consentendoci di generare la nota, salvo accorgerci dello sbaglio quando il Conservatore rifiuterà di pubblicare la formalità.
Il grafico pubblicato qui sotto rappresenta l'andamento delle ricerche effettuate negli ultimi 12 mesi su Google digitando la parola "UniMod": balza agli occhi come nella prima settimana dello scorso marzo ci sia stato un picco di interesse da parte degli utenti. E' evidente come, nonostante UniMod fosse disponibile per il download già da parecchi anni, la maggior parte degli utenti abbia rimandato il passaggio al nuovo software all'ultimo momento: da un giorno all'altro tutti si sono dovuti mettere al passo e questo salto non è stato sempre agevole.
Se sei fra coloro che hanno iniziato ad utilizzare UniMod solo quando Nota non era più disponibile, potresti avere incontrato non pochi ostacoli nell'imparare ad utilizzare il nuovo programma.
Sei un nostalgico del programma Nota o preferisci UniMod? Dacci la tua opinione.